martedì 26 giugno 2012

Non Sprecare. Reinventare il cibo avanzato con le ricette della Nonna

Quale metodo migliore del recupero per ridurre lo spreco alimentare, "reinventare" il cibo avanzato per trasformarlo in qualcosa di nuovo e altrettanto appetitoso?

La cultura famigliare italiana è piena di queste opportunità perché i nostri nonni conoscevano bene il valore del cibo, della fatica per averne a sufficienza per tutti e il solo pensiero di buttarne di ancora buono non era minimamente contemplato.

Qui di seguito un paio di ricette dell'amica Raffaella Ottaviano, ricevute in "eredità" dalla nonna Cesira. Buon divertimento nel prepararle, buon appetito nel mangiarle, congratulazioni e complimenti per aver impedito che del cibo andasse sprecato. #nonsprecare #ricetteavanzi

Ecco a voi le ricette di nonna Cesira

COTOLETTE "RIPASSATE"

Ingredienti
- cotolette fritte avanzate
- pomodori (crudi o salsa o pelati)
- formaggio a fette (secondo gusto e ...avanzi)
- prosciutto (cotto o crudo... anche avanzato)

Preparazione
Adagiare su ogni cotoletta una fetta di formaggio sottile e una di prosciutto e con il palmo della mano farle aderire tra loro.
Mettere le cotolette, con formaggio e prosciutto verso l'alto, in una teglia larga e bassa e versare sopra il pomodoro a pezzetti (o salsa o pelati), salare e pepare q.b., aggiungere un filo d'olio, un cucchiaino di zucchero e far cuocere finché i pomodori saranno ben cotti, le cotolette ben ammorbidite e il formaggio fuso.
Se si asciuga troppo il sughetto aggiungere un po' d'acqua calda in cottura.

Abbiamo recuperato cotolette, pomodori, formaggio e salumi

FRITTATA DI PASTA
Ingredienti
- pasta cotta avanzata (anche condita al sugo)
- uova (secondo quantità della pasta e dei commensali, circa uno a testa)
- formaggio grattugiato
- olio, sale e pepe q.b.
- pancetta (o speck o avanzi di affettati di ogni tipo)

Preparazione
In una padella da frittata bassa e larga scaldare la pasta con un po' di olio e gli affettati tagliati a pezzetti.
A parte battere le uova con un po' di sale e pepe, aggiungere il formaggio grattugiato e versare il tutto sulla pasta in padella.
Far cuocere a fuoco moderato e con il coperchio chiuso, quando si sarà ben rappresa da un lato, con una bella crosticina dorata, girare la frittata, con l'aiuto del coperchio, e farla ben dorare anche dall'altro lato.

Abbiamo recuperato pasta, affettati e uova

Non ho intenzionalmente inserito immagini perché il risultato del piatto preparato è assolutamente unico per ciascuno di noi. Se qualcuno, dopo aver provato a fare in casa queste ricette e fotografate, avesse voglia di inviarmele, sarò ben lieto e felice di inserirle affinché si possa ammirare il risultato.

lunedì 25 giugno 2012

Social Media Marketing, la ricetta per un successo a lungo termine

Uno studio pubblicato da Social Media Examiner fa scoprire alcune interessanti statistiche riguardo il comportamento dei marketers professionali nello sfruttare i social media nel 2012.

Questo studio ci fa sapere che il 59% dei professionisti del marketing utilizza i social media per 6 ore o più alla settimana, il 33% li utilizza per 11 ore o più mentre circa un 15% li utilizza per più di 20 ore.

Lo studio non copre solo gli aspetti "temporali" ma da anche i parametri di successo delle campagne organizzate dai marketers:

- 69% degli intervistati ha riportato un incremento del traffico.
- 58% ha avuto un incremento di contatti.
- 40% ha riportato un incremento nelle vendite attribuibili alla campagna di social media marketing

Questo dato pone alcune domande: Come hanno fatto questi marketers a produrre questi risultati? Che cosa non ha funzionato per circa il 31% degli intervistati che non ha visto un aumento di traffico? Cosa non si fa che gli altri stanno facendo?

Ci sono diversi fattori in gioco, ma tutti indicano una motivo generale: il successo attraverso il social media marketing non avviene durante la notte: è un investimento che richiede tempo e lavoro.

L'articolo, in inglese, è di Hubspot Blog e l'autore è Melissa Miller. Per leggere tutto l'articolo fai click su questo link

sabato 23 giugno 2012

Presentare in modo diverso i contenuti, opportunità che ogni marketer dovrebbe provare

Sappiamo benissimo che Il punto cruciale è la creazione regolare di contenuti ovvero la strada principale per far rendere al massimo la nostra campagna di inbound marketing

Utilizzando al meglio i mezzi a disposizione ovvero siti e/o blog riusciamo a creare offerte che portano a contatti e che generano anche acquisti. La cosa invece più difficile è quella di non creare contenuti fotocopia ovvero testi simili tra loro che annoierebbero, oltre noi, anche il nostro potenziale cliente, creandoci un danno perché è giusto avere una gran quantità di modi e "piazze" per presentarci ma è altrettanto vero che riuscire a differenziare, adattando il nostro messaggio alle peculiarità del canale che vogliamo utilizzare, ci aprirebbe molte più porte.

A questo punto cosa fare? Sicuramente sperimentare nuovi mezzi per comunicare i nostri contenuti, andando ad utilizzare anche opportunità che, al momento, vengono usate prevalentemente "per gioco". Alcune delle idee proposte nell'articolo che leggerete qui di seguito le abbiamo certamente già sperimentate ma, ne sono certo, tante altre no

Come per tutte le realtà lavorative, siamo in competizione tra noi e, di conseguenza, il riuscire ad utilizzare per primi un metodo di comunicazione fino ad ora snobbato, sotto stimato, ci porterebbe sicuramente al top dell'attenzione dei nostri potenziali clienti, siano essi nuovi o abituali. 

L'articolo che ho linkato, ci presenta quanto vi ho introdotto, è in inglese. La fonte è Hubspot.com e l'autrice è Allyson Galle.

Per leggere l'articolo fai un click su questo link

venerdì 22 giugno 2012

Non sprecare. Ricercatori italiani reinventano, per la seconda volta, la plastica

Queste sono le scoperte esaltanti, ovviamente che passano sottotraccia, che fanno aprire il cuore. Una realtà italiana, dei non-scienziati nel senso più puro del termine.

La curiosità e la voglia di cambiare, la certezza che si possa fare meglio per noi stessi, umanità malata ed avariata, e per l'ambiente globale anche in considerazione che la maggior parte delle apparecchiature elettroniche, fatte con la plastica tradizionale, vengono portate per essere distrutte in Cina ed Africa.

Complimenti a Marco Astorri e Guy Cicognani che, grazie alla loro voglia di crescere e migliorare hanno avuto il coraggio di riprendere brevetti "dimenticati" adattandoli alle possibilità del giorno d'oggi.

Di seguito l'articolo apparso su Repubblica.it nella sezione Scienze, scritto da Riccardo Luna.Per ovvi ed evidenti motivi di copy, l'articolo intero si potrà leggere direttamente sul sito Repubblica.it. Buona lettura e orgogliosi della nostra italianità.

[...] "LA COSA più buffa di questa storia è che io non sono uno scienziato e nemmeno un laureato in chimica. Sono soltanto un grafico pubblicitario che un giorno si è detto che doveva esserci un altro modo per fare la plastica. Un modo che non inquinasse il pianeta per migliaia di anni. Allora sono andato su Internet a cercare fino a quando quel modo l'ho trovato". Questa è la storia di una rivoluzione fatta in casa, scoperta per caso e destinata forse a cambiare le cose.

Gli oggetti della nostra vita. L'artefice si chiama Marco Astorri, ha 43 anni, tre figli, una pettinatura che lo fa assomigliare al protagonista muto di The Artist e un'azienda che sta facendo discutere il mondo: la BioOn sta a Minerbio, a 40 minuti da Bologna. Da qualche mese ogni settimana c'è una processione infinita verso questo misterioso laboratorio in mezzo ai campi: bussano i capi delle grandi multinazionali della chimica, ma anche i produttori di telefonini, personal computer e televisori, componenti per le automobili. Insomma tutti quelli che fanno prodotti usando la vecchia plastica. 


Vengono, ascoltano, guardano le ampolle piene di misture dolciastre, i fermentatori di metallo riflettente. Poi spalancano gli occhi e la domanda che si fanno è: possibile che questo scienziato-fai-da-te, questo hacker con la scatola del piccolo chimico sotto il braccio abbia trovato la formula magica per farci vivere davvero "senza petrolio" (il petrolio, com'è noto, è la base di tutte le plastiche e l'origine dei problemi a smaltirle dato il suo tasso terribilmente inquinante, vedi la diossina)?

Ebbene sì, è possibile, perché è esattamente quello che sta accadendo. La storia inizia nel 2006. E inizia naturalmente con un pezzetto di plastica. Anzi con migliaia di pezzetti di plastica. Sono gli skipass che gli sciatori lasciano distrattamente in mezzo alle neve a fine giornata. Solo che poi in primavera la neve si scioglie, gli skipass no: quei pezzetti di plastica restano a inquinare l'ambiente per una vita, anzi per migliaia di anni. Marco Astorri e il suo socio francese Guy Cicognani di quegli skipass sono in un certo senso colpevoli, visto che li producono. Per la precisione, realizzano le micro-antennine che aprono i tornelli (Rfid). [...]

Per leggere tutto l'articolo fai click su questo link

mercoledì 20 giugno 2012

Guerrilla Marketing, un modo diverso per sensibilizzare il pubblico

Fin dal momento in cui mi sono affacciato al mondo del marketing, mi sono sempre chiesto come si potesse "obbligare" il potenziale cliente ad ascoltare e leggere quello che avevo da proporre. Ovviamente il metodo più tradizionale di saturare lo spazio vitale del mio target con immagini, suoni e testi non paga più come una volta e quindi si deve ricorrere a metodi indiretti quali il mettere addosso alla bellona e belloccio di turno quello che si vuole reclamizzare.

Mentre scrivo questo post mi sono tornati in mente due racconti letti tanti anni fa ovvero una storia di Paolino Paperino e un racconto di fantascienza.

Paperon de' Paperoni
Nel primo, il solito Paperon de' Paperoni, dopo una rivolta, della popolazione di Paperopoli, al suo modo chiassoso ed invadente di promuovere i suoi prodotti usando super megafoni e anche mega cartelloni che nascondevano l'orizzonte, cambiava strategia posizionando, grazie all'aiuto di un mago truffaldino associato alla Banda Bassotti, una serie di piccoli cartelli simil-stradali con al centro un piccolo foro contenente un forte condizionamento ipnotico all'acquisto di un ben preciso prodotto. Quando il malcapitato, incuriosito, guardava nel buco doveva immediatamente correre ad acquistare e quindi PdP svuotava sistematicamente i magazzini, anche di prodotti difettosi. Il "cliente", una volta effettuato l'acquisto, tornava a casa e si "svegliava" dal suo momento ipnotico chiedendosi il perché della spesa appena fatta.
Lo stesso metodo venne usato dal mago anche con PdP il quale venne salvato dall'intervento congiunto di Qui, Quo, Qua e Paperino che, come sempre, venne accusato di essere la causa di tutto il raggiro, ma questa è una storia diversa.

Pubblicità occulta usando un paio di boxer
Nel secondo racconto, in un ipotetico futuro, la pubblicità diretta dei prodotti era vietata per legge a livello globale. A causa di questo divieto, l'unico modo per promuovere prodotti era quello indiretto, affidandoli ai vip di turno i quali, con fare "distratto", usavano e facevano vedere durante interviste, incontri, film e concerti una certa cosa affinché i fan la ammirassero e acquistassero per emulazione. Il successo proseguiva fino al momento in cui non calavano le vendite. A quel punto si creava una nuova figura che potesse garantire vendite e pubblicità... occulta.

Come possiamo intuire da quanto scritto sopra, nel nostro tempo, stiamo vivendo un mix di entrambe le storie dove si strilla di meno, si usano di più i corpi e i grandi nomi facendo comunque chiasso, usando ugualmente stratagemmi per la pubblicità occulta.

Ma allora come fare per far vendere oppure promuovere in modo efficace prodotti, idee ed eventi? La soluzione, che mi affascina e stupisce ogni volta, e quella del  guerrilla marketing oppure del Marketing Non Convenzionale dove si sfrutta la provocazione con piccoli gesti (i cartelli di PdP) per attirare l'attenzione dell'utente finale oppure si creano storie ad hoc con personaggi anche famosi facendo credere siano situazioni realmente vissute, coinvolgenti, approfittando dell'effetto viral della Rete  (racconto di SF).

In questo contesto si inseriscono le campagne di sensibilizzazione come quella presentata nel video qui sotto, sempre per una nota onlus nazionale, per far comprendere che sprecare cibo è sprecare vita perché il non utilizzare correttamente il cibo porta danni alle persone e all'ambiente.


Al di là della correttezza dei numeri che, posso garantirvi, sono comunque molto alti questo approccio comunicativo ritengo sia realmente efficace e stimolante perché tocca la sfera della curiosità umana obbligando a riflettere anche su argomenti scottanti, anche quando non si vorrebbe.

L'esempio che mi ha aperto gli occhi sul guerrilla marketing  è stata la campagna organizzata dalla Israel's National Food Bank nel 2008, "Plates Guerrilla", guardala seguendo questo link. Un modo efficace e immediato per far conoscere la situazione della povertà alimentare e spreco in Israele.

Concludo facendo i complimenti a Giovanni Greco ed Enrico Pasquino per l'idea avuta e portata avanti partecipando al concorso "Giovani Leoni 2012" classificandosi terzi.

martedì 19 giugno 2012

Google AdWords. Guida semplice per preparare la nostra prima campagna PPC


Partiamo dall'inizio. Google è il principale motore di ricerca del web, inutile girarci intorno. Grazie ad una media di 2 miliardi di ricerche al giorno certamente il nostro potenziale nuovo cliente, così come quello più affezionato, potrebbero essere lì a vedere se abbiamo qualche novità esaltante da proporgli.

Ma noi siamo in grado di veicolarli nel modo giusto verso la nostra azienda e i nostri prodotti? Il motore di ricerca ci insegna che "a domanda precisa, risposta esatta" equivalente al successo per noi, ovvero contatti e/o acquisto del nostro prodotto, e alla soddisfazione del nostro cliente perché ha trovato in modo semplice e veloce ciò che cercava questo grazie agli sforzi per una valida ottimizzazione SEO.

Lo step successivo, per ottimizzare e migliorare ulteriormente, è certamente quello di utilizzare i Google AdWords, sempre in tandem con quanto fatto in ambito SEO precedentemente, ma questo passo porta con sé quel pizzico di ansia dovuto alla novità e al come districarsi al meglio in tutti i passaggi intermedi fino alla creazione della nostra prima campagna PPC.

La guida che troverete, seguendo il link a fine paragrafo, è fatta per newbie al limite dell'essere dummie, ma anche per esperti navigati con la voglia di verificare le proprie conoscenze. La bellezza del sapere è anche nel confronto di idee e suggerimenti perché nella vita non si conosce mai abbastanza e, per chi come me aspira a migliorarsi costantemente, avere la possibilità di conoscere pensieri nuovi è un profondo arricchimento.

Il post è in inglese, la fonte è Hubspot Blog e l'autrice è Amanda Sibley mentre questo è il link al post

lunedì 18 giugno 2012

Social Media Marketing, 26 tesori nascosti che mai avresti immaginato esistessero

Quanto leggerete qui di seguito, per alcuni, saranno informazioni già conosciute ed utilizzate mentre per altri potrebbero essere una bella ed utile scoperta. Questa vuole essere una introduzione "di base" al mondo del Social Media Marketing, un socchiudere la porta, ad una serie di segreti per poter ottimizzare un'azione di marketing con i social media, integrandoli tra loro.


Questa guida abbraccia tutti i social principali ovvero Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, Pinterest e Foursquare.


Un sacco di trucchetti e consigli sono stati pubblicati attraverso il web per aiutare a trasformare i social media in un canale di traffico e generatori di contatti. Ma anche con tutte queste informazioni, ci sono ancora alcune cose che non possono essere viste e acquisite senza il giusto tempo per curiosare nelle reti social.


Il post che leggerete tra poco si occuperà di andare a scovare quelle piccole cose e situazioni che si annidano ai margini dei social, situazioni che permetteranno di migliorare le nostre campagne di social media marketing e tutto questo grazie all'esperienza di alcuni marketers perfettamente "navigati" che condividono la loro esperienza.


Il testo è in inglese e la fonte è Hubspot Blog ed è stato scritto da Rachel Sprung.


Per leggere il post clicca su questo link, buona lettura.

giovedì 14 giugno 2012

Rehab... Riabilitazione contro lo spreco

In una nuova, più generalizzata, presa di coscienza riguardo l'ambiente e la sua salute, si inserisce un nuovo aspetto forse conosciuto da tutti ma mai preso in seria considerazione.

Lo spreco alimentare

Cosa si intende per spreco alimentare? Per la maggior parte di noi vuol dire non finire il cibo del piatto oppure dimenticarsi frutta, verdura, latte e formaggi nel frigo ed accorgersene solo quando si sente bussare alla porta del frigorifero... dall'interno. Tutto questo finisce regolarmente nella pattumiera di casa, giusto?

Ma lo spreco alimentare non è solo quello che avanziamo oppure dimentichiamo. Esiste una forma di spreco assai più subdola, praticamente nascosta ai nostri occhi, ed è quella che potrete vedere nel breve filmato che vi presenterò qui sotto.

Bel prodotto presentato al concorso "Giovani Leoni 2012", non mi risulta essersi classificato tra i primi cinque ma questo non toglie nulla all'efficacia del messaggio ormai attuale.



Quanto presentato in questo video porta alla luce due fenomeni ben precisi ovvero che il packaging deve essere sempre perfetto e che, per ragioni di marketing, la confezione deve essere "coerente" con il momento proposto dalla casa produttrice dell'alimento come per i concorsi.

Lo stesso vale per frutta, verdura ed ortaggi, perché devono essere della stessa misura, una misura ben precisa, calibro se preferite, mentre i pezzi "sotto misura" vengono tolti e, fino ad ora e per la maggior parte, buttati come immondizia

Ora, grazie anche al paziente e caparbio lavoro di alcune associazioni onlus italiane, come quella citata al termine del filmato, i principali attori della GDO, industria agroalimentare, industria di trasformazione e Ristorazione Collettiva, stanno cambiando prospettiva e stanno prendendo coscienza che il cibo "buono non perfettamente presentabile" può comunque completare il suo percorso di vita naturale andando a sfamare realtà di povertà ormai sempre più diffuse nel nostro Paese.

Grazie al lavoro della Fondazione per la Sussidiarietà e il Politecnico di Milano, il giorno 11 giugno 2012, si è svolta la presentazione di un volume proprio dedicato alle eccedenze alimentari e allo spreco nelle famiglie italiane. Fondamentale il supporto della Nielsen per la parte di interviste e preparazione dei questionari. Un grande lavoro, durato oltre un anno e mezzo, ma affrontato in modo scientifico e non sparando numeri a caso. Chi fosse interessato ad approfondire in modo serio e concreto può anche decidere di acquistare il volume Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità direttamente dal sito della Guerini e Associati

A presto e... Contro lo spreco alimentare

martedì 12 giugno 2012

#CesenaticoBellaVita... Una scommessa vinta

Eccomi qui, ora tocca anche a me dire due parole su questa fantastica esperienza vissuta dal mio arrivo venerdì 8 sera fino al rientro a casa domenica 11, in tarda serata.
Senza neanche volerlo fare apposta quanto ho vissuto in questi giorni rispecchia totalmente il titolo di questo blog: "The Happiness First" ovvero "per prima la felicità!!!".


Ero piuttosto scettico riguardo a quanto avrei trovato, mi aspettavo un atteggiamento ai limiti del servile da parte degli organizzatori, sempre una persona a disposizione al minimo schiocco di dita, il bicchiere sempre pieno e disponibilità infinita nel rispondere alle mie richieste. Arrivare, insomma, al propormi un gigantesco "markettone" per fare in modo che spendessi parole solo positive anche dove non fosse stato possibile.

Invece no!

Ingresso dell'Hotel Esplanade
Ho trovato gente schietta, diretta e sincera. Disponibile perché è nel loro DNA. In particolare mi riferisco agli amici dell'Hotel Esplanade che hanno avuto la pazienza di ospitarmi e anche al fantastico gruppo del Bagno Adriatico che ci hanno fatto sentire come se li frequentassimo da anni e poi Riccardo (@Merlinox) insieme a Mattia (@yykk) menti e braccia organizzatrici di #cesenaticobellavita.

Il Museo Galleggiante
Cosa abbiamo trovato? Sicuramente un qualcosa che va oltre lo stereotipo banale delle città della costa adriatica comprese tra Gabicce Mare e Cervia, non solo discoteche e parchi a tema ma anche storia vissuta dalla gente di Cesenatico fin dalla nascita della città ai giorni nostri. Una meravigliosa scoperta il Museo della Marineria, con la sezione galleggiante e i pezzi all'interno dello stabile museale; uno spaccato di vita, della dura vita del marinaio, ma anche le tradizioni di coloro che restavano a terra, dei patemi delle mogli, fidanzate e figli in attesa del ritorno dei loro cari dalle battute di pesca, commemorati da una statua posta all'imbocco di Porto Canale, in piazza Spose dei Marinai.

Altra cosa per me eccezionale è stata la possibilità di "occupare la stessa porzione di spazio" con alcuni tra i più conosciuti bloggers italiani ma anche Social Media Manager di altissimo livello e appassionati della Rete stracolmi di follower che sfornano tweet sempre attesi e mai superficiali. Tutto questo rapportato al mio fare parte della Rete come @FrankTheMats insieme a questo blog ovvero piccolo piccolo ma se confrontato con il nick con il quale mi ha presentato Riccardo aka @Merlinox ovvero @bancoalimentare qualche piccola soddisfazione me la posso prendere, scusate la "sbrodolata" :P

Monumento in Piazza Spose dei Marinai
Anche qui avevo qualche timore, ovvero di incontrare persone "con la puzza sotto il naso" che ti pesano in base alle "analitycs" e statistiche di qualunque tipo ma anche qui commettevo grossolano errore. Mi sono trovato al fianco di Amici e Amiche, non persone qualunque, perché nel giro di pochi attimi ci siamo messi a nostro agio senza alcuna preoccupazione. Altra sorpresa è stata quella di ritrovarmi con il mitico "Olmo" del Camera Caffé, al secolo Carlo Gabardini e scoprire che, oltre ad essere un "fuori di testa" con i controfiocchi (ovviamente è un complimento), abita poco distante dalla casa dei miei genitori a Milano, i casi della vita,

Il sabato è stato certamente un giorno pieno, abbiamo visitato il  Museo della Marineria , ricevuto il saluto di benvenuto dal sindaco Buda e poi una passeggiata lungo tutto il Porto Canale, alla scoperta della storia (Leonardo da Vinci e Giuseppe Garibaldi compresi), visitando reperti di vita quotidiana ottimamente conservati e un centro storico perfettamente ristrutturato e reso disponibile a tutti.
Il Bagno Adriatico
Al termine di questa passeggiata ci siamo ritrovati al  Bagno Adriatico dove, oltre ai titolari e lo staff, siamo stati accolti da un aperitivo e una cena veramente ottimi e per dirlo uno che non ama in modo particolare il pesce la dice lunga sulla qualità di quanto prodotto.
Per concludere in bellezza, un giro al Molo 95 è stato d'obbligo approfittando del tavolo riservato... emmenomale perché altrimenti non sarebbe stato facile entrarci.

Cosa altro dire... Solo che sono tornato a casa stanco nel corpo ma gasatissimo nella mente proprio grazie a quanto ho vissuto in questi due giorni.

Grazie agli Amici del consorzio Cesenatico BellaVita

Grazie a tutti ancora una volta, alla città di Cesenatico per averci ospitato senza inventarsi cose non sue solo per "farsi bella", al Sindaco Buda, a Riccardo, Mattia, gli albergatori che ci hanno ospitato e la città tutta che, anche senza sapere chi fossimo, ha dimostrato sempre professionalità e amore verso il turista.
Una menzione particolare a Betty dell' Hotel Esplanade che mi ha accompagnato in stazione con la golfcar  riuscendo a farmi arrivare puntuale al treno. E' stata una bella corsa, grazie Betty.
Per ultimi ma non per questo tali un caldo e caro saluto agli Amici e Amiche "nascosti" dietro i nick che ho avuto l'onore e il piacere di conoscere di persona attraverso questo evento.
@vivigeekitalia, @stailuan, @ricettexcucinar, @carlogabardini, @claudiovaccaro, @damiano_sestyle, @airdaveit, @davidelico, @ElisaCortello, @enrico_sestyle, @EZogno, @federchicca, @lafra, @gavello, @ilconte, @giorgiosoff, @gioska23, @gugliecornelli, @scarylalla, @luca_conti, @rosati_luca, @chemicalmarty, @cuocopersonale, @matteobianx, @alverde, @paciulina_blog, @puntlino, @merlinox, @skande, @rudybandiera, @wmsaver, @sarapepper, @sarataricani, @simonemoriconi , @towelcat, @Valuita, @Val3ri0

venerdì 8 giugno 2012

#Cesenatico sinonimo di #Bellavita


#cesenaticobellavita è stata certamente la più bella notizia di questi giorni, almeno per me. Finalmente riuscirò ad incontrare avatar e nickname con i quali dialogo quasi quotidianamente ma che, di persona, non ho mai visto.

Cos'è #cesenaticobellavita per me? Una grande opportunità per riscoprire una località della mia, ormai lontana, infanzia, vedere com'è cambiata, cresciuta e migliorata.

La seconda cosa importante è che mi permetterà di passare un fine settimana tranquillo, al di fuori del solito tran-tran quotidiano divertendomi. Devo proprio dirlo... Complimenti per chi ha pensato ed organizzato questo evento perché ha fatto un gran lavoro di preparazione che sono certo porterà a due giorni pieni e appaganti.

Ultima, ma non per questo tale, l'opportunità di stringere mani a colossi del blogging italiano e magari provare a strappare loro qualche segreto per migliorarmi ancora di più.

A tutti gli amici che parteciperanno dico "A presto" per tutti gli altri dico stay tuned... Vi riempiremo di tweet, post ed immagini.

www.cesenaticobellavita.it