giovedì 22 dicembre 2011

Dove finiscono televisori, computer, telefoni e stampanti?


Ogni anno in Germania la sezione locale dell'UNICEF organizza un concorso fotografico per stimolare le persone a riflettere sulla situazione dei bambini nel mondo. Ammetto di non aver ancora cercato le edizioni precedenti di questo concorso, premiato dalla moglie del Presidente tedesco, ma questa immagine fa certamente riflettere perché coinvolge, oltre al bambino raffigurato, anche aspetti ecologisti e di etica propriamente occidentali. Di seguito potrete leggere e vedere quanto scritto da affariitaliani.it e approfitto per porre una domanda, per me E' LA DOMANDA, ovvero ha senso inseguire la tecnologia, di qualunque tipo, e non preoccuparsi di come verrà gestito quello che noi buttiamo? Se un apparecchio è ancora perfettamente funzionante ma non di ultima generazione ha senso abbandonarlo e farlo distruggere piuttosto che passarlo a qualcuno che potrebbe continuare a farlo "vivere"?

Ecco l'articolo nel sito originario, qui sotto lo stesso articolo.


Un bimbo tra i rifiuti in Ghana è l'immagine scelta dall'Unicef come foto dell'anno 2011. A scattarla è stato il fotografo tedesco Kai Loeffelbein, 30 anni, il quale ha commentato: "Spero serva a far riflettere". Loeffelbein è stato premiato a Berlino dalla moglie del presidente tedesco, Bettina Wulff, che è anche testimonial di Unicef Germania.




La foto ritrae il giovane che solleva in aria quel che resta di un monitor di una vecchia tv nella baraccopoli di Agbogbloshie, alla periferia di Accra; sullo sfondo il muso di un vecchio camion bianco. Solo dalla Germania, scrive l'Unicef nel suo sito, ogni anno vengono inviate in Africa circa 100 tonnellate di rifiuti elettrici, secondo le stime delle Nazioni Unite. Rapidissimo progresso tecnologico da una parte, distruzione e miseria per la gente e l'ambiente dall'altra, aggiunge l'organizzazione mondiale per i diritti dell'infanzia. Dal 2000 Unicef-Deutschland premia i fotografi e i reportage che testimoniano le condizioni di vita dei bambini.

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