giovedì 29 dicembre 2011

Quest'anno a Rieti niente Presepe in Cattedrale

Questa notizia mi ha lasciato interdetto e basito. Un ministro della Chiesa che abolisce il Presepe nella Cattedrale di Rieti in nome di una, presunta, sobrietà e richiamo ai valori che spingono i fedeli ad entrare in Chiesa.

In parole povere l'entrare nella Cattedrale deve essere solo ed esclusivamente legato alla fede e fatto solo dai fedeli. Poco importa se il Presepe può essere un pretesto per far fare un piccolo passo verso la Chiesa Cattolica a coloro che sono "poco convinti", poco importa che Rieti sia vicina a Greccio (stessa diocesi) dove San Francesco d'Assisi ha creato il primo presepe per far conoscere al mondo cosa accadde il 25 dicembre di 2011 anni fa, poco importa che il biografo del Santo Patrono d'Italia abbia scritto: "San Francesco con quel presepe fece rinascere Gesù nel cuore di tante persone che erano accorse a Greccio".


Quest'anno a Rieti hanno reso sterili speranze e fede.


Qui di seguito l'articolo apparso sul blog di Andrea Tornielli, vaticanista, pubblicato su LaStampa.it. Buona (triste) lettura.

"Ci sono notizie che feriscono, altre che lasciano scioccati, altre che fanno arrabbiare. Altre ancora che rappresentano un tristissimo segno dei tempi e testimoniano purtroppo fin dove si possa arrivare in nome del «politicamente corretto» e della banalità… Beh, cari amici, c’è una notizia, appresa stamani leggendo la Bussola quotidiana, che mi ha profondamente colpito e che riunisce purtroppo tutte le categorie sopra esposte. Una notizia che merita un commento.
A Rieti, hanno deciso di non fare il presepe nella cattedrale a motivo della sobrietà. «La decisione di rinunciare allo storico presepe della Cattedrale (…) è anche un invito a rinnovare lo sguardo anche sulle tradizioni più ovvie, a superare ciò che l’uso ci ha indotto a dare per scontato, a rinunciare a quello che ci sembra necessario per concentrarci su quello che è davvero essenziale». Questo si legge sul settimanale diocesano di Rieti, nell’articolo che «spiega» ai fedeli perché quest’anno non hanno trovato il presepe nella cattedrale. E pensare che proprio nella diocesi di Rieti si trova Greccio, cioè il luogo dove San Francesco ha voluto creare il primo presepe. [...]"

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mercoledì 28 dicembre 2011

Omicidio Stradale. Superato con un mese di anticipo il tetto delle 50mila firme

Qui di seguito riporto l'articolo apparso ASAP.it - IlCentauro, il portale dell'Associazione Sostenitori Amidi della Polizia Stradale, che riporta di un grande successo ottenuto anche attraverso la Rete.

Questo obbiettivo raggiunto non significa smettere di appoggiare la proposta di legge perché dobbiamo arrivare a dare un peso importante a questa iniziativa e possiamo farlo solo se diffondiamo il più capillarmente possibile questa notizia.

Il sito di riferimento è omicidiostradale.it che è nato, così come la proposta di legge popolare, da una famiglia che si è vista uccidere il figlio 17enne da un motociclista ubriaco e sotto effetto di droga, che non si chiusa in una sterile disperazione ma ha deciso di combattere una battaglia importante anche per tutti coloro che ancora oggi vedono assassinare i propri cari e gli uccisori continuano la loro vita normalmente senza neanche vedere il carcere.

La proposta è molto ampia ed articolata, non si limita alla sola legge ma abbraccia anche tutta una serie di progetti volti alla riduzione massiva degli incidenti creando i presupposti per una vera cultura automobilistica non solo legata la "celolunghismo" della velocità e della prestazione.

Per Lorenzo e per tutti i martiri della strada.



"Oltre 50 mila persone in Italia (e anche dall'estero) hanno firmato la proposta di legge di iniziativa popolare sull'omicidio stradale, che mira a inasprire le pene per chi guida sotto l'effetto di alcol e droga. Lo ha reso noto il sindaco Matteo Renzi, primo firmatario della proposta di legge, insieme ai promotori dell'iniziativa: Stefano e Stefania Guarnieri, genitori di Lorenzo, giovane vittima della strada; Giordano Biserni presidente dell'ASAPS; e Valentina Borgogni per l'Associazione Gabriele Borgogni.
La proposta di legge vuole introdurre la fattispecie di omicidio stradale per chi uccide guidando sotto l'effetto di alcol e droghe. Le pene attualmente previste passerebbero da 3-10 anni a un minimo di 8 a un massimo di 18 anni. Al momento non è prevista alcuna misura cautelare e la proposta prevede l'arresto in flagranza di reato e l'ergastolo della patente, ovvero a chi guida sotto l'effetto dell'alcol e della droga sarà tolta definitivamente la patente dopo il primo omicidio. Al momento, invece, è prevista solo la revoca temporanea del permesso di guida. [...]"

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venerdì 23 dicembre 2011

Auguri, Auguri e ancora... Auguri !!!

Voglio porgere a tutti coloro che mi "followano" e mi leggono, da qualunque parte del mondo, i migliori e più felici auguri di un meraviglioso Santo Natale.

Tante GIF di Natale 2011


La bella immagine di questo post rappresenta il mio pensiero ovvero dove con la nascita di Gesù si rinnova la speranza e si cancellano le storture della nostra vita quotidiana. Il 25 dicembre di ogni anno nasce una speranza che va oltre qualunque altra cosa e, come bambini, prepariamoci a (ri)cominciare una nuova vita con la certezza che la nostra storia personale ci aiuterà ad essere persone migliori verso noi stessi e tutti coloro che ci circondano e circonderanno.
Auguri a tutti.

giovedì 22 dicembre 2011

Il peggior incubo per gli Apple-dipendenti :D


Un video simpaticissimo nel suo essere orrorifico. Se si indemoniassero anche gli oggetti di uso comune cosa potrebbe accaderci?

Buona visione.

Grazie a @DeMoN3 (mai nick fu più azzeccato :P )per avermi fatto conoscere questo simpaticissimo video

Tributo al "Cuore" di Milano



Un bellissimo tributo a Milano che non è solo miseria (culturale e reale) ma un grande contenitore di storia che deve solo essere scoperto. Uscire dal proprio loculo mentale aiuta a diventare migliori, ad interagire con il prossimo e capirlo meglio, anche grazie a questi filmati.

Grazie a Cristina Simone che mi ha fatto scoprire questo bellissimo video e a Francesco Paciocco per la bravura nel pensare e produrre questo bell'omaggio alla mia città.

Dove finiscono televisori, computer, telefoni e stampanti?


Ogni anno in Germania la sezione locale dell'UNICEF organizza un concorso fotografico per stimolare le persone a riflettere sulla situazione dei bambini nel mondo. Ammetto di non aver ancora cercato le edizioni precedenti di questo concorso, premiato dalla moglie del Presidente tedesco, ma questa immagine fa certamente riflettere perché coinvolge, oltre al bambino raffigurato, anche aspetti ecologisti e di etica propriamente occidentali. Di seguito potrete leggere e vedere quanto scritto da affariitaliani.it e approfitto per porre una domanda, per me E' LA DOMANDA, ovvero ha senso inseguire la tecnologia, di qualunque tipo, e non preoccuparsi di come verrà gestito quello che noi buttiamo? Se un apparecchio è ancora perfettamente funzionante ma non di ultima generazione ha senso abbandonarlo e farlo distruggere piuttosto che passarlo a qualcuno che potrebbe continuare a farlo "vivere"?

Ecco l'articolo nel sito originario, qui sotto lo stesso articolo.


Un bimbo tra i rifiuti in Ghana è l'immagine scelta dall'Unicef come foto dell'anno 2011. A scattarla è stato il fotografo tedesco Kai Loeffelbein, 30 anni, il quale ha commentato: "Spero serva a far riflettere". Loeffelbein è stato premiato a Berlino dalla moglie del presidente tedesco, Bettina Wulff, che è anche testimonial di Unicef Germania.




La foto ritrae il giovane che solleva in aria quel che resta di un monitor di una vecchia tv nella baraccopoli di Agbogbloshie, alla periferia di Accra; sullo sfondo il muso di un vecchio camion bianco. Solo dalla Germania, scrive l'Unicef nel suo sito, ogni anno vengono inviate in Africa circa 100 tonnellate di rifiuti elettrici, secondo le stime delle Nazioni Unite. Rapidissimo progresso tecnologico da una parte, distruzione e miseria per la gente e l'ambiente dall'altra, aggiunge l'organizzazione mondiale per i diritti dell'infanzia. Dal 2000 Unicef-Deutschland premia i fotografi e i reportage che testimoniano le condizioni di vita dei bambini.

lunedì 19 dicembre 2011

Bicicletta ed arroganza. Binomio inscindibile?


Partiamo da questa immagine, tranquilla, che comprende il miglior binomio possibile per il trasporto pubblico ovvero la bici per i "duri e puri" della salute e "green oriented" (passione assolutamente condivisibile anche da me) e il tram per tutti coloro che sanno di dover fare un sacco di strada ma non hanno la voglia, coraggio oppure possibilità di farlo in sicurezza su una strada di Milano.

Sulla questione sicurezza ciclistica sulle strade di Milano possiamo aprire un dibattito infinito che comprenderebbe anche una mia personale vicenda riguardante una caduta dovuta proprio ai binari del tram.

Ma, perché questo post? Perché oggi ho assistito ad una scena al limite del paradossale. Una premessa doverosa. No, una domanda. Chi di voi conosce la segnaletica tramviaria? I semafori appesi accanto a quelli normali dove passa il tram? Qui vi porto un esempio:

La barra bianca indica la direzione autorizzata al passaggio per il tram ovvero orizzontale è stop, verticale equivale ad avanti dritto e poi ci sono le diagonali,che autorizzano la svolta a destra oppure a sinistra, mentre il semaforo "normale" (rosso, giallo, verde) gestisce il traffico pedonale e veicolare.

Nell'attesa del mio tram mi guardavo intorno (espressione bovina a dire il vero) e vengo attratto dall'allegro scampanellio di un ciclista. Giro la testa verso l'incrocio e vedo il tram che svolta e il ciclista che prosegue imperterrito scampanellando senza rallentare ma, la stessa cosa fa il tramviere che prosegue sui binari per liberare l'incrocio. Il ciclista è arrivato a pochi centimetri dal tram snocciolando un rosario dietro l'altro senza tenere conto di un piccolo particolare... il SUO semaforo era ROSSO anzi, entrambi i semafori posti sull'incrocio erano più rossi di una Ferrari appena uscita dalla carrozzeria di Maranello, il segnale del tram era "aperto" e corretto per la svolta a destra ma l'ometto ruotato pretendeva la ragione per non si sa bene quale motivo.

Forse tutto il sangue era finito nelle gambe e quindi il mononeurone era in una fase modello ipossia oppure l'ignoranza galoppa sovrana in questo mondo?

Come disse un vecchio saggio: "Chi può dirlo?!"

venerdì 16 dicembre 2011

evasori.info ... Un primo strumento (anonimo) per conoscere la mappa dell'evasione italiana

Ecco un sito dove segnalare in maniera anonima quanto è stato frodato allo Stato dai furbetti che poi dichiarano quattro soldi. L'anonimato è garantito anche per chi commette il fattaccio ma almeno abbiamo una idea (purtroppo piccola) della quantità di danaro che non verrà mai dichiarata.

www.evasori.info

La forza del gesto, la bellezza dell'umanità


Qui di seguito riporto la testimonianza di un ragazzo egiziano, che studia e vive a Milano, che ha partecipato alla 15esima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Una testimonianza che va oltre le sterili polemiche legate ad appartenenze ma guarda la sostanza del gesto e all'umanità che si manifesta nel farlo ma, sopratutto, nel ricevere.

Faccio una considerazione prettamente personale che riguarda noi tutti. Impariamo a guardare oltre, ad aprire la nostra mente a tutto quello che ci circonda, proviamo a chiedere e conoscere persone e situazioni intorno a noi e non facciamoci scudo di ideologie, da qualunque parte arrivino.

15/12/2011 - Mohamed decide anche quest'anno di fare la Colletta Alimentare come volontario. In un supermercato milanese riscopre il valore profondo di quel gesto. Le famiglie arabe incontrate, il capo-équipe, la crisi... e una grande sorpresa


Fonte: Tracce.it

Stato confusionale, proclami ed evasori fiscali.


Ennesima dichiarazione d'intenti da parte del Direttore Generale dell'Agenzia delle Entrate che non fa altro che dimostrare quanto possa essere superficiale il sistema di controllo degli evasori in Italia. Mentre io, cittadino italiano ovvero utente medio scimmia, vengo regolarmente rivoltato come un calzino, intimato, minacciato, protestato, pignorato e chi più ne ha ne metta, e tutto questo con una certificazione ISEE da 8.898 euro, con una macchina che l'anno prossimo diventerà maggiorenne e ancora che funziona, mi ritrovo a combattere una battaglia persa contro chi, dall'altra parte, dichiara meno di €50.000 annui ma usufruisce di aerei privati, auto di lusso nuove di trinca, barche e yacht che però, differenza fondamentale,non vengono fermati, controllati e spulciati. Io devo campare con 1250 euro al mese e mantenere una compagna e una figlia mentre loro fanno quello che vogliono.

Sono prepotentemente incazzato e per questo allego questo link alla notizia che mi ha scatenato l'embolo. Buona lettura!!!

Il Pedone Fantasma



Una gran cosa... Forse spaventandosi le cose miglioreranno. Grande idea e complimenti.

giovedì 24 novembre 2011

15a Giornata Nazionale della Colletta Alimentare ... Ci siamo

E finalmente ci siamo arrivati. Siamo in pista, praticamente sulla griglia di partenza del Gran Premio della Solidarietà italiana ovvero la 15esima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Nel 2010 abbiamo raggiunto quota 9.400 tonnellate di prodotti, quest'anno stiamo mirando un poco più in alto (almeno io, :P ) e mi auguro di arrivare molto vicino a quota 10mila.
La crisi non aiuta ma i segnali della grande solidarietà degli italiani li stiamo già vedendo e ascoltando (telefonicamente) perché le richieste per partecipare come volontario sono veramente tante così come l'adesione dei punti vendita.

Un grande GRAZIE a chi parteciperà, a qualunque titolo, anche solo ricordando ad amici e parenti che con un piccolo gesto potrà aiutare bambini, anziani ma anche uomini e donne che non hanno più un lavoro regolare e fanno fatica ad arrivare a fine mese, persone sole, disoccupati, senza distinzioni di sesso, religione e credo politico. La miseria, come " 'A livella" del Principe De Curtis, non guarda in faccia nessuno.

Stiamo per togliere le termocoperte ai pneumatici della solidarietà... L'emozione cresce per vedere come la voglia di bene percorrerà tutta la giornata del 26 novembre per concludere con un gigantesco successo!

Gentlemen... Start your engine Tutti pronti ai carrelli per riempirli di solidarietà.

venerdì 23 settembre 2011

PEAD / Consiglio Agricolo: Ciolos e Sawicki, programma aiuti indigenti bloccato da sei stati membri

Fonte: Agra Press

Il fatto che non si riesca ad approvare il regolamento che consentirebbe di proseguire il programma di aiuti agli indigenti anche per il 2012 e 2013, non dipende né da questioni giuridiche né da problemi finanziari, ma dalla opposizione di sei stati membri che hanno costituito una minoranza di blocco e che se ne devono assumere la responsabilità politica. Lo hanno detto il commissario europeo all'agricoltura Dacian Ciolos e il presidente di turno del consiglio agricolo Marek Sawicki nella conferenza stampa tenuta durante lo svolgimento del consiglio agricolo. "Alcuni stati membri pensano che in europa ci siano solo persone benestanti e sazie, ma purtroppo non e' cosi'", e "cancellare questo programma non farà sparire i poveri", ha detto Sawicki. Ciolos ha insistito sul fatto che la proposta della commissione riguarda solo il 2012 e 2013 e serve a consentire di acquistare prodotti sul mercato piuttosto che attingere dagli stock dell'intervento pubblico. Questa modifica è necessaria, ha detto il commissario, perché gli stock attualmente contengono alimenti per un valore di soli 100 milioni di euro, mentre sono disponibili per questo intervento 500 milioni. Se queste risorse non verranno utilizzate per gli aiuti agli indigenti - ha precisato - "non potranno essere utilizzate per altre cose". Dal 2014 in poi - ha proseguito il commissario - le cose cambieranno radicalmente: Il programma sarà inserito, con una specifica linea di bilancio, all'interno della politica sociale e non più, come ora, della politica agricola comune. Ciolos ha comunque auspicato che si possa arrivare ad una soluzione di compromesso con i sei stati membri che hanno formato una minoranza di blocco - Germania, Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Danimarca e Repubblica Ceca - dicendosi aperto a tutte le soluzioni. ma se cio' non avvenisse, "non si dica che é stata l'Europa a bloccare gli aiuti per i poveri, perché è stata la volontà politica" di sei governi. (9475 - 20:09:11/15:30 - bruxelles, (agra press) - (riproduzione riservata)

Questa notizia è stata pubblicata nel notiziario parlamentare di Agra Press. Per informazioni sull'abbonamento al servizio rivolgersi alla redazione: tel. 066893000 - agrapress@mclink.it

Una firma per fermare una strage e dare giustizia



Raccolta di firme per far finire in galera chi, senza rispettare alcuna regola civile e di buon senso, può impunemente uccidere senza finire in prigione.
Una occasione da non perdere.
Firmate e diffondete


Firma la proposta di legge Omicidio Stradale

venerdì 29 luglio 2011

Dona 1Click alla Fondazione Banco Alimentare

In occasione del primo progetto di 1ClickDonation, Citroën donerà una Grand C4 Picasso a ciascuna delle cinque organizzazioni non profit che avranno ricevuto più click. E quella che tra tutte queste avrà ottenuto più voti riceverà anche un Citroën Jumpy.

Tre di queste organizzazioni sono già state selezionate, mentre le altre due organizzazioni devono essere ancora individuate.

E' qui che entri in gioco proprio tu! Vota la Fondazione Banco Alimentare Onlus e falla votare dai tuoi amici. Potremo così essere una delle cinque beneficiarie del primo progetto 1ClickDonation.
Dona il tuo click adesso! E' gratuito, fondamentale e utile. Non perdere questa opportunità.
Grazie.

martedì 28 giugno 2011

L'Europa lascia senza cibo 15 milioni di persone

Pubblico la lettera del Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus Marco Lucchin riguardante la situazione che si è venuta a creare grazie ad una sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha accolto le tesi (da bottegai di infima categoria, ovviamente pensiero personale ed opinabile) di ben 7 (sette) nazioni dell'Unione Europea riguardo l'utilizzo dei fondi e scorte di emergenza. A voi la lettura.


"L'Europa si troverà a dover fronteggiare una vera e propria emergenza sociale il prossimo anno, quando i tagli imposti al PEAD (Programma Europeo di aiuti alimentari) faranno sentire i loro effetti eliminando in un colpo solo l'80 per cento del cibo che veniva destinato ai più poveri. Il che vuole semplicemente dire che i 15 milioni di indigenti che nel continente usufruivano del programma rimarranno senza cibo. Il PEAD, in situazioni diverse ma tutte di estrema gravità, ha potuto mostrare nella concreta realtà di risultati la sua efficacia  nel risolvere un bisogno primario, quello dell’alimentazione, donando un pasto quotidiano a molte persone che, prima, non l’avevano con certezza. Ma in più ha agito con grande efficacia, forte del coinvolgimento di migliaia di volontari, nel rispondere a quella grande domanda di accoglienza del povero, visto come persona nella sua interezza. Il tutto svolgendo anche una funzione utile ai fini della politica agricola europea. E in realtà la Commissione Europea ha preparato una nuova regolamentazione che cambia le basi legali del programma di aiuto alimentare. Il Parlamento Europeo ha votato a favore del principio di questo regolamento ma sette paesi dell'Unione non ci stanno. Sette paesi condannano 13 milioni di europei alla fame e, fatto ancora più sorprendente, tra quasi c'e anche la Repubblica Ceca che quest'anno ha beneficiato degli aiuti. Il cibo è un diritto umano fondamentale e gli aiuti in cibo che, nel caso dei Banchi Alimentari, risentono già della variabilità delle altre fonti di approvvigionamento (raccolta di eccedenze, collette...) devono essere stabili. Per questo non possono basarsi esclusivamente sugli stock in eccedenza a livello comunitario. E, si noti, la decisione non è stata presa per un problema di fondi, visto che il PEAD è solo l'uno per cento del Budget della Pac (Politica agricola comunitaria). L'immediato futuro, a cominciare dal Consiglio dei Ministri dell'agricoltura di oggi, ci farà capire se gli Stati membri dell'Unione Europea sono più propensi a preoccuparsi di regole, qualunque esse siano, oppure dei poveri e delle conseguenze drammatiche che tali regole hanno sulla loro esistenza."


Marco Lucchini


Fonte: ilSussidiario.net - Altri articoli correlati li puoi trovare qui

lunedì 27 giugno 2011

La check list del perfetto SEO...

...ovvero come non perdersi quando si deve riprendere, rilevare oppure si riceve un account da ex colleghi, agenzie o terze parti. Per non perdersi, in assenza di informazioni chiare e precise, ecco un elenco di cose da guardare per non avere strane sorprese. Buona lettura.


The 20-Point SEO Account Takeover Checklist


What should you do if you are stepping into a role as the new “SEO Manager” of a website?
This is a question you could ask yourself either as an in-house employee at a company, an agency taking over an account from another agency, or moving into the role from one account to another within your agency.
Truth be told, I imagine that if you are at an agency, and simply taking over an account from someone else, much of the account transition will go smoothly, so you may not need to do as complete a discovery as I am suggesting below.
Think of this checklist as a way to get up to speed as quickly as possible if your predecessor did not leave a very clear audit trail/documentation. Or, perhaps you are the first person to take on the SEO Manager role at your company?

The SEO Account Takeover Checklist

This checklist is NOT in order of priority, but is numbered for usability.
Yes, some tasks will be more time-sensitive than others, and I will attempt to make a note of these as I go along. It is worthwhile to say right here that you shouldimmediately look at how links are being created to your site, and halt any link  building efforts that appear to be poor-quality, abusive, against search engine stated guidelines, etc.  At least for the time being, until you get a handle on the situation.
  1. Pull Together Your Organic Keyword Targets.Get the list of the keywords that have been targeted for SEO.  While “rankings are dead“, and I am not a fan of “rank chasing”, bite the bullet and check the keyword rankings for your target keywords. You do need to know where you are starting.
  2. Access Website Analytics. Get your hands on the data!!  This is an absolute must, and perhaps one of the first steps you should take. Examine where your traffic is coming from (all sources, not just search), which keywords are converting, review the most-visited pages, look at 18-month trends (to look for seasonality and cyclicality), and generally dig into the data.
  3. Re-Do Keyword Research. Don’t blindly trust what you’ve been told are the target keywords for organic SEO! You absolutely must have a deep understanding of the keyword space that your business lives in. There is no substitute for doing your own keyword research. Period.
  4. PPC Data. Get access to as much Pay Per Click (PPC) data as you can from existing advertising programs that are being run for your site. Get a feel for the keywords that are being bid on, the impressions being generated, the clicks to the site, and which keywords are converting best.
  5. Webmaster Tools. Get access to, and log into your Google Webmaster Tools and Bing Webmaster Tools accounts. Look to see if the XML sitemaps are uploaded, fresh, and not showing any page crawl errors. If you find that a Webmaster account has not already been established, get on it! [...]
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Fonte / Source: Andy Komack per Search Engine Land

Google vs Facebook: 1 miliardo di utenti unici contro "solo" 700 milioni...

...ma il tempo di permanenza sul social supera di gran lunga Google. Ebbene si, c'è chi supera nei numeri il re dei social come utenti unici, ma la "rivincita" arriva sul tempo speso per interagire. Una interessante serie di dati per capire come si muovono gli utenti in rete.


Google ha 1 miliardo di utenti unici (ma su Facebook si spende più tempo)


Utenti unici dei siti di Google, Microsoft, Facebook, Yahoo! e Wikimedia
Il numero di utenti unici e il tempo trascorso su un sito, così come i motori di ricerca e i social network, possono sembrare 2 parametri poco paragonabili, che non hanno attinenza l’uno con l’altro.
Ma a me piace comunque un sacco metterli a confronto: l’ho fatto nel 2009 e nel 2010, e anche oggi ritorno sull’argomento grazie ad una recente ricerca di comScore.

I dati dello studio – attenzione, si parla di un campione di 2 milioni di individui che viene poi “proiettato” sull’intera popolazione mondiale attiva online – mostrano che a Maggio 2011 i siti che fanno capo a Google sono stati visitati da 1 miliardo di utenti unici/mese (+8.4% rispetto allo scorso anno), quelli di Microsoft da 905 milioni di utenti (+15%), quelli di Facebook da 714 milioni (+30%) e quelli di Yahoo! da 689 milioni (+10.8%).
Importante sottolineare proprio il concetto di “network di siti”: il miliardo di utenti unici Google NON lo fa solo col motore di ricerca, ma grazie anche ad altre sue property molto note e trafficate (come ad esempio YouTube, Orkut o Blogger), che contribuiscono (e parecchio) anche sul fronte del tempo speso sui siti. [...]

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domenica 26 giugno 2011

Come fare un marketing mix inbound / outbound in 5 facili suggerimenti

Il marketing inbound è impressionante, ma siamo onesti: molti marketers stanno ancora facendo un mix di inbound e outbound. La sfida nell'usare tattiche di marketing sia online che offline è la loro integrazione, nel tentativo di generare risultati ancora migliori che una sola tattica avrebbe avuto in modo indipendente.


5 Methods for Connecting Online and Offline Marketing




offline and online marketingInbound marketing is awesome, but let's be honest: many marketers are still doing a mix of inbound and outbound marketing. The challenge in using both online and offline marketing tactics is integrating them in an effort to generate even better results than just one tactic would have experienced on its own.
At first, this idea might seem contradictory. How do online and offline marketing work together? One key factor is analytics, among others. Check this list for some of the best ways to connect online and offline marketing.

5 Methods for Connecting Online and Offline Marketing

1. Tracking URLs - The web is great for analytics. When using offline tactics like print advertising or outdoor advertising, be sure to use unique tracking URLS for the URLs you add within each separate advertisement and placement. These URLs will serve as redirects that your web analytics would track, but send the visitors all to one core page with your central offer. This method allows you to understand which segment of your conversions are from your offline tactics.


2. Social Media Driving Offline Traffic - Do you exhibit at tradeshows? How do you get traffic to your booth? Sure, giveaways and spending lots of money is one way, but why not supplement that with some online promotion using social media and your corporate blog to promote your presence at the tradeshow? Use your online reach to educate people why they should stop by and connect with your team in an offline situation. Consider offering something exclusive to social media followers who stop by your booth.


3. QR Codes - Mobile technology is huge. One aspect of mobile that is gaining traction with marketers is QR codes. These 2 dimensional barcodes allow someone in an offline situation to use their mobile phone to scan a code that automatically performs a specific action such as taking them to a website, showing them a video, sending them a text message, etc. QR codes can be a powerful tool to link offline and online efforts. Read more about what you should know about QR codes in a recent article we published. [...]


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Fonte / Source: Kipp Bodnar per Hubspot Blog

Tenere monitorata la pressione sanguigna con iPhone

Per chi, come me, ha problemi di pressione alta (da stress), troverà sicuramente utile questa applicazione per iPhone, iPod touch e iPad. Con meno di un euro puoi creare grafici e tabelle per essere sempre aggiornato sulla situazione tua e delle persone alle quali vuoi bene. Buona lettura.



PressioneSangue, app per tenere sotto controllo la salute



PressioneSangue permette di monitorare, archiviare ed analizzare i valori della tua pressione sanguigna e  del battito cardiaco. PressioneSangue è disponibile su Apple Store a 0,79 €.

L'esame della pressione sanguigna è un'importante protezione e prevenzione che noi possiamo effettuare per il nostro organismo, PressioneSangue si propone come un utile strumento per facilitare il controllo del sistema circolatorio.
L'app, che non richiede il collegamento ad Internet per funzionare, consente di salvare gli esiti dei controlli dell'utente e dei suoi familiari; sono previsti, infatti, profili illimitati da monitorare. Per ciascun utente, al fine di archiviare i dati, è possibile inserire le informazioni personali e i valori limite per i vari parametri quali pressione massima e minima, battito cardiaco.
L'app propone valori di riferimento standard, in base all'età ed al sesso, ma lascia comunque la possibilità di inserire valori personalizzati. Effettuata la misurazione si procede con l'inserimento dei dati nel corrispondente profilo, riportando: data e ora; valore pressione minima e massima; frequenza battito cardiaco; nota generica (opzionale).
Le misurazioni possono essere modificate o cancellate. Per visualizzarle è sufficiente consultare il relativo elenco e analizzarne l'esito grazie all'utilizzo dei simboli di colore rosso, giallo e verde che forniscono indicazioni rispettivamente per i dati: fuori range, al limite e nella norma. [...]
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Fonte: Stefano Lanna per iPhonia

martedì 21 giugno 2011

Linkedin. Creare un profilo vincente

Lo avevo promesso e lo faccio. Pubblico questo post perché ho trovato questa guida per la creazione di un profilo Linkedin ricca di spunti per migliorare i contenuti del proprio profilo, con tutte le informazioni al loro posto e soprattutto professionale per incuriosire i professionisti.
Fai un click sul link per leggere tutto

lunedì 20 giugno 2011

I "ranking factors" da guardare nel 2011

SEOMoz ha da poco pubblicato la 2011 Ranking Factors Guide, che è il riferimento essenziale per i marketer per conoscere al meglio il loro mondo in rete. Tenuto conto che l'intero rapporto è molto grande, di seguito troverete alcuni dei punti principali, i più importanti per chi legge. Buona lettura.


3 SEO Ranking Factors To Watch in 2011

SEOMoz has just published their 2011 Ranking Factors Guide, which is the essential reference for search marketers to learn about the new or changing factors shaping their world. While the entire report is very large, I've pulled out some of the most important details to our readers, based on the questions and discussions that I see on a daily basis from HubSpot customers and fans. If you're interested in reading more of the report or looking at their raw data, you can find it on SEOMoz's site here. The overview page alone contains some great insights from a survey of some of the top search engine optimization experts today.

Trend Number One: Exact-Match Keyword Domains Going Away
SEOMoz calls out something specifically that has been a particular thorn in the side of many marketers: Exact-match keyword domain names. If you've never heard that term before, that means domain names that match the exact keyword phrase they want to rank for, such as "www.boston-barber-shop.com" for the phrase "Boston Barber Shop". These used to be an incredibly powerful way to rank for specific keywords, but their value is dropping quickly. Last year, exact-match .com domains had a .38 correlation with higher rankings, which is very strong. This year, they are down to .22 correlation, and the feedback from individual optimizers is much more negative. Lindsay Wassell provided the comment, "Exact match domains, while still highly effective today are beginning to wane in power." There is still some value to that exact-match domain that you might be using, but the value given by that is beginning to shrink and it will only go further downhill. As with all things, as people got better about buying domains up or trying to game the system with exact match domains, Google has turned down the value of them.
Takeaway: If you're on an exact match domain today for a generic phrase, make sure that you're doing other activities that will support the natural ranking of your site so that you don't lose your rankings. If you're not on one, don't sweat it- This just means your competition is losing a trick.
The next two trends have a lot to do with both what Google and Bing have been saying for the last few months, and the opinions of what search engine optimization experts are seeing in the wild: How people use your site matters almost as much as what's on your site. Usage data, social media sharing, and more is important to understanding how you will rank in search engines. Below is a chart from the SEOMoz survey, of the factors that SEOs believe will increase the most in the next year in importance for search rankings.


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Fonte: SEOmoz via Brian Whalley per Hobspot Blog

domenica 19 giugno 2011

iTunes da i numeri. E che numeri !!!

Cifre da capogiro per iTunes. In continua crescita lo store della Apple fa la parte del leone nella rete. Buona lettura.



iTunes now costs $1.3 billion/yr to run


The iTunes store continues to grow. The data that Apple published in the last event included the following:
  • 15 Billion iTunes song downloads
  • 130 million book downloads
  • 14 billion app downloads
  • $2.5 billion paid to developers
  • 225 million accounts
  • 425k apps
  • 90k iPad apps
  • 100k game and entertainment titles
  • 50 million game center accounts
As this data is added to the existing data and cross-referenced additional insight into the economics of iTunes is emerging.
Since we know something about the average price of songs and apps, and we know the split between developers and Apple (and roughly between music labels and Apple) we can get a rough estimate of the amount Apple retains to run its store.
The following chart shows iTunes “content margin” by month. This margin is what Apple “keeps” after paying content owners but before paying for other costs like payment processing and delivery/fulfillment which should be accounted as variable costs. Strictly speaking this margin is not “gross margin”.
If we add the content margins from music and apps and assume the store runs at break even we can get an idea of what it costs to operate the store.  The latest number is $113 million per month (from a total income of $313 million/mo.). It implies over $1.3 billion per year.
Much of that cost does go into serving the content (traffic and payment processing). Some of it goes to curation and support. But it’s very likely that there is much left over to be invested in capacity increases.
I would like to hear alternative opinions, but my guess is that much of the capex that went into the new data centers Apple built came from the iTunes operating margin.
Fonte: Horace Dediu per asymco

Il malware fa veramente mal (ware) alla Rete e ai nostri "device"

Ripropongo un nuovo articolo riguardo la sicurezza dei nostri PC, Mac e qualunque altro prodotto che utilizza la Rete. Spesso il problema non è percepito ed opportunamente valutato da parte di noi utenti,  non acquistare oppure aggiornare protezioni. aprire mail con attachment strani. Rispondere ai vari phishing dove prima rispondiamo e poi ci disperiamo. La sicurezza dipende anche da noi e non solo dai produttori di apparecchiature e software perché l'uso di un pizzico di buon senso non fa mai male. Buona lettura


Ecco perché è giusto aver paura del malware (2011)


I rapporti dei principali produttori di security parlano chiaro: le minacce informatiche sono più sofisticate, le vulnerabilità aumentano e interessano tutto il mondo del computing e mobile, Mac compresi, e gli utenti non dimostrano l'attenzione che serve per proteggere device e dati.




L’esempio di Stuxnet, nell’analisi che fa Symantec dell’evoluzione delle minacce informatiche, è emblematico per mettere a fuoco una tendenza ormai consolidata: gli attacchi degli hacker non sono più in grande stile e rivolti a milioni server. L’obiettivo, sempre più spesso, sono poche macchine dove risiedono grandi quantità di dati: un cambio di approccio che da una parte riduce per i cyber criminali il rischio di essere rintracciati e dall’altro sentenzia il fatto che il livello di sofistificazione aumenta progressivamente: 260mila è il numero di identità esposte in media per singolo attacco.
I malware, ancora, hanno seguito le mode e preso di mira in modo scientifico il fenomeno digitale del momento su scala globale, e cioè i social network. Gli attacchi di ingegneria sociale, dicono sempre da Symantec, sono assai efficaci perché l’Url che contiene il malware è cliccato potenzialmente milioni di volte, molto più che non tramite il classico attacco via mail. 
E poi c’è il fattore mobile. Le vulnerabilità per smartphone e tablet rilevate dalla società californiana sono aumentate in un anno del 42%, passando da 119 a 163. Perché questa affezione dei cyber criminali verso il genere? Perché i device mobili contengono spesso e volentieri moltissimi dati aziendali importanti. E con la diffusione dei servizi di mobile payment il fenomeno crescerà ulteriormente.


Altri articoli riguardanti in malware su mobile e Mac
1. Le minacce per gli smartphone, quelle per Android sono quadruplicate in un anno (2011)


Fonte: Gianni Rusconi per ictBusiness

sabato 18 giugno 2011

6 errori 6 (nostri) nel Social Media Marketing e la soluzione a tutti

Sovraccaricati di informazioni e con tanta voglia di far sapere e conoscere alle volte sovraccarichiamo di informazioni oppure non ne mettiamo abbastanza. Errori di pianificazione, di definizione di obiettivi ed errati "focus". Tante piccole cose che ci possono creare dei problemi. Buona lettura.

6 Social Media Marketing Mistakes…and How to Fix Them



With all of the information out there about social media, it is tough to know what to pay attention to and what to take with a grain of salt.  Yet even with all of this information, we all still make our fair share of mistakes when executing our social media marketing campaigns.
As an owner of a social media-marketing firm, everyday I speak with people who are trying to make the most out of their Facebook and LinkedIn profile, or making their “tweets” count on Twitter.  The following are a few of the most common mistakes that I have seen companies make on social media and what we can do to combat them in the future.
Mistake #1: Lack of Research on the Platform
This is a very important one.  With all of the hype around social media (and also due to the fact that creating accounts is free and easy), many of us are eager to just jump in headfirst.  Keep in mind that social media is a branding and visibility platform and thus needs to carry the right messaging and voice.  Before you go full speed ahead, first see what you are getting yourself into.
I suggest creating a sparse profile and taking the time to look through each site.  Where is your target market?  What is your competition doing right (which can really help you come up with a strategy)?  What applications can be useful?  How are people communicating?  What tools to I have to communicate with my market?  While Facebook, LinkedIn and Twitter can work to everyone’s advantage, if you only have time to manage one or two presences, it is best to be able to pinpoint the right ones and save yourself time and effort.
Top tip: a great way of seeing what sites suit your business is by asking your existing audience via polling.
Mistake #2: Lack of Focus
When you execute an advertising campaign, you know whom you are targeting.  When you do a public relations campaign, you know what market you are trying to reach out to.  When you do an email marketing campaign…. well, you get the point.  Social media is no different.
Social media allows us to target with laser focus, you just need to identify whom you are trying to reach. Once identified, the key is to connect with “meaningful people” not just random people to get “the numbers.”  Come on, why connect with 10,000 people who don’t care about you?  What good does that do?  Find connect and engage with people that matter.  Focus!
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