mercoledì 26 maggio 2010

A un passo dal disastro !

Domenica 23 maggio sarebbe potuto accadere l'irreparabile. Un tranquilllo giorno, come tanti altri, anzi no. In effetti la mattina si è svolta tranquilla per bimba e compagna, io come sempre in giro a cercare di sistemare i decoder a casa di mia mamma, comprarmi qualcosa da mangiare a base di Kamut e un regalino.
Si, perché la "bestia" (vedi Rebecca V.) era stata in vitata da una sua compagna d'asilo a festeggiare il compleanno in una ludoteca vicino casa.
Pomeriggio caldo, bimba che si diverte alla stragrande, corre su e giù per tutte le strutture e si stanca, ride e gioca... Tutto stupendo.
Si rientra a casa, ci si comincia a sistemare, la mamma prende la figlia (che ovviamente non vuole) e la mette in "lavatrice". Strilli, strepiti e scherzi vari e il bagno si libera.
mentre sto pasticciando in cucina registro nella mia mente le parole "attenta, se vai sul balcone resta ferma al sole e niente di più". Il pensiero viene parcheggiato in uno degli infiniti angoli della mia testa.
Metto il portatile in stand-by, lo appoggio alla mensola e mentre esco dalla cucina mi viene da affacciarmi nella camera da letto...
Rebecca V. era salita sul muretto del balcone e stava mettendosi in piedi !!! Siamo al sesto piano, la chiamo quasi urlanddo, il tono fermo e lei si pietrifica e scende dal muretto. L'ho afferrata per un braccio e le ho fatto il sedere rosso. Ovviamente piange, la madre arriva chiedendo cosa fosse successo e il perché della "battuta" spiegazione veloce e la spedisco in cucina.
Rebecca V. è sul letto che, ovviamente, si massaggia il sedere e mi guarda. non realizza il pericolo che ha appena corso, provo a spiegarlo nel modo più semplice possibile. Forse capisce, forse no.
Ancora adesso ho negli occhil'immagine di lei che si aggrappa alla ringhiera per sollevarsi in piedi, nel momento in cui l'ho vista mi rendo conto che le parole che avevo sentito e messe via mi sono tornate immediatamente alla memoria. Forse il mio "istinto" mi ha fatto fare una cosa che magari avrei ritardato rispetto al momento in cui mi sono affacciato.
Fatto sta che per rafforzare il sentimento del "non lo farò più" ho chiesto alle maestre dell'asilo di organizzare qualche cosa perché capisse, ma anche gli altri bimbi e bimbe, a cosa stava andando incontro.
Speriamo che abbia recepito il messaggio.

PS. Rebecca Valentina ha 3anni e 9 mesi

martedì 25 maggio 2010

Non ci posso credere

Scopri in tuo enneatipo - 1. il perfezionista
Risultato: 1-Il perfezionista
I valori su cui fonda la sua esistenza sono la crescita, l' evoluzione, la realizzazione di sè, unitamente alla fuga dall' immobilità, dall' insuccesso e dall' errore...Il Perfezionista è convinto ( spesso inconsciamente ) di non essere all' altezza della situazione, n...on si arrabbia e tende a essere perfetto in ogni cosa...I tipi uno appaiono persone responsabili, indipendenti, dedite al lavoro e molto esigenti da se stesse e dagli altri, per loro le sfide che la vita pone sono quialcosa di molto serio...Spesso sembrano ossessivi, insofferenti, ipercritici e rigidi, ma nello stesso tempo tendono ad essere molto sensibili alle osservazioni altrui...Giudicano se stessi con parametri più severi di quelli che riservano agli altri...Spesso hanno un contatto con il 9 e il 2, avvicinandosi maggiormente al prossimo...

L'ho fatto tanto per farlo e ci ha preso in modo incredibile. Mai più pensavo che un test potesse essere così preciso.

E invece no

Alla fine il buon senso, una sana chiaccherata senza strilli e strepiti porta i suoi frutti. Non ha torto e mi sono ripromesso di fare meglio...

Ci stiamo preparando al grande salto

Ormai siamo agli sgoccioli... Per quanto possa volermi impegnare la frattura si sta progressivamente allargando. Con buone probabilità riprenderò la via della casa natale da qui a qualche settimana.
Conosco perfettamente il motivo del contendere ovvero una scarsa, quasi nulla, attenzione da parte mia nei confronti della mia compagna per quanto riguarda l'aspetto "fisico" della vita di coppia. Su questo abbiamo sempre avuto due approcci differenti, quasi opposti. Lei gattona, lingerie e provocanti approcci, durante il rapporto un "parlato" aggressivo al limite della volgarità.
Io molto più giocerellone, un approccio fatto di scherzetti, sfioramenti e palpatine, comunque molto giocato al limite dell'infantilismo ma che mi permette di entrare in contatto con la mia partner (così è sempre stato in passato), di rilassarmi e fare l'amore con il sorriso sulle labbra e la mente sgombra di pensieri.
Non amo parlare durante il rapporto, preferisco sentire il respiro e i "rumori" della natura, forse sono dominante, non saprei...
Lei stessa ammette di essere piuttosto permalosa mentre io sono un provocatore che ti comunica lo scherzo attraverso uno sguardo anche se la bocca sembra serissima.
Un giorno mi sono permesso quello che per me dovrebbe essere il migliore complimento alla mia compagna dicendole: "Non mi importa se ti vesti con la lingerie più costosa oppure con un pigiama scassato, resti sempre stupenda".
Non riesco ancora adesso a capire il negativo di questa mia frase fatto è che con regolarità me la ripete anche se le dico che mi piace molto agghindata in un certo modo. E' come se le avessi dato uno schiaffo in pieno viso, eppure...
Poi c'è il fatto che sono un tontolone da concorso... Ho sempre detto che avrei creduto a tutto quello che mi avrebbe detto perché per me il rapporto di coppia vive sulla fiducia reciproca e che io avrei sempre detto la verità. Ma ho anche avvisato che nella mia testa bacata l'usare provocazioni sul tipo che il suo ex era meglio in tutto, che la dava a cani e porci mi avrebbe portato ad una forte inibizione nei suoi confronti.
Come se non avessi detto nulla... Non sono mai andato con prostitute, non ho mai pagato per avere favori sessuali in tutti i miei quasi 43 anni, tante volte ho preferito rinunciare piuttosto che "fare tanto per fare" perché, con mentalità antica, penso che fare l'amore sia fantastico se lo fai con la persona che ami. Le mie storie sono state molto poche, alcune lunghe altre corte ma sono sempre state esclusive. Anche adesso ricevo delle avance (evidentemente figure con il gusto dell'orrido... eheheheh) ma ho sempre declinato.
La mia metà afferma il contrario e poi smentisce, riprende il discorso per poi affermare l'opposto e questo mi porta confusione... Esiste un detto che dice "A furia di rimestare la merda fai uscire la puzza" e questo è quello che è accaduto.
A tutto questo aggiungiamo una crisi lavorativa pesante con debiti pesanti che hanno drasticamente tagliato il superfluo e quindi pochissime cene, cinema e ballo. La scelta era mangiare o divertirsi, per me la prima era preponderante (vista la presenza di una bimba) per lei erano e sono alla pari ma la coperta è corta perché non riesce ad avere una rendita costante... Prima mi dice che fa la parrucchiera a casa e poi mi dice che fa tutt'altro (questo quando è alterata perché poi cambia versione e ritorna sui binari) e questo porta altra confusione. Poi mi dice che ha buttato migliaia di euro nelle macchinette e mi chiede i soldi per i suoi trucchi e a questo, purtroppo devo credere.
Lei mi dice che se non la riesco ad amare come vuole lei allora è inutile stare insieme, io le rispondo che non potrò mai amarla come vuole lei ma in un modo simile ma non uguale.
Mi piacerebbe abbracciarla, toccarla, farle i dispetti, il solletico ma è talmente ingessata nei suoi stereotipi che ogni volta non è mai il momento giusto e allora mi ritraggo ma sono un fesso perché mi ritraggo e quindi capisco ancora meno.
Se ci lasceremo sono perfettamente cosciente che le responsabilità sono al 50% e come io non la accuserò di niente mi piacerebbe che arrivasse a fare lo stesso ma dubito... Soprattutto nell'interesse della Bimba... In ogni caso vedremo cosa accadrà.
Buon fine settimana a tutti

Anch'io nei luoghi comuni

Perdonatemi tutti ma devo anch'io entrare a far parte dei luoghi comuni. La premessa è che odio sbagliare e mi arrabbio se vedo qualcuno che, per pigrizia o stupidità, sbaglia e non mi ascolta.
Lo so, sbagliare aiuta a crescere ma qui stiamo parlando di una donna di 37 anni, madre nonché mia compagna.
La storia è sempre la stessa, si convive, arriva la bimba, l'unico stipendio è il mio e ad un certo punto il giocattolo lavoro si rompe.... Nella mia testa scatta il meccanismo della collaborazione... Aiutiamoci e ne veniamo fuori. E' evidente che il messaggio non è passato... Ci sono problematiche personali che mi inibiscono in "attività familiari fondamentali" dovute al mio modo di pensare bacato e per quanto ci provi faccio fatica a superarle ma questo prescinde dalla sopravvivenza della famiglia.
Ho tolto tutto quello che mi piaceva e facevo pur di risparmiare, ho ottenuto qualche risultato ma di scarsa utilità. Non sono riuscito a farle entrare in testa che ha una grandissima professionalità e talento naturale nell'acconciare, truccare a curare le mani (è veramente molto brava). Non riesco a farle capire che è lei la padrona di se stessa e che deve andare oltre le cose che le persone dicono, tante volte sono cattiverie gratutite dovute all'invidia, non riesco a farle capire che un progetto è fatto di passaggi obbligati e che non puoi arrivare subito al traguardo senza basi solide...
Credo che, per quanto possa amarla, siamo agli sgoccioli... Me ne farò una ragione, la mia unica preoccupazione è la bambina ma risolveremo anche quello come tante altre cose.
E ora arrivo all'argomento del titolo...
"Non riesco a capire la mia compagna... E' contraddittoria e irragionevole come riesce ad essere perfetta e acuta in altre... Io so di essere un poco tordo ma questo supera le mie capacità... Come posso provare a capire una donna?"

Siamo sempre alle solite

La vita è complicata. Mamma mia se lo è... In questi giorni ne sto sentendo di tutte... Mio cugino francese scopre d'avere il cancro a distanza di 6 anni (proprio così !!!) dalla biopsia ad un neo sulla schiena.

Ovvio che il pirla è lui che non ha insistito ma succede anche questo e stiamo parlando della Francia, Parigi per l'esattezza. E' brutto scoprire che in queste cose tutto il mondo è paese.

E poi ci sono le banche che ti assillano in continuazione. Come privato cittadino hai uno scoperto oppure sei in ritardo con dei pagamenti e ti massacrano di telefonate, lettere al limite della minaccia e poi minacce effettive e tu cerchi di fare del tuo meglio per andargli incontro ma, alla fine, hai appena ricominciato a lavorare dopo 2 anni di sosta forzata. Non puoi accedere al credito perché sei finito in qualche lista, anche se stai lavorando, hai un contratto a termine a meno che non trovi qualcuno che possa farti da garante.

Adesso e in questa situazione?!?!?! Ma stiamo scherzando?

Poi scopri che si fanno fregare allegramente milioni di euro dal solito noto che si presenta con macchinone, bel vestito e magari anche la scorta. Presenta garanzie alle quali neanche mia figlia crederebbe però è famoso, importante e ben ammanicato quindi molliamo i soldi, fa figo poter dire che è nostro cliente... salvo il fatto che poi la cantonata presa la scaricano su di me che prendo 1248 euro al mese e tra spese vive e pagamenti obbligati finisco tutto la prima diecina del mese.

Veramente difficile... Meno male che le spalle sono larghe e sopportano. Ho avuto un fantastico allenamento in passato per resistere allo stress ma i limiti ci sono sempre e prima o poi ci arrivo.

Meno male che la sera ho mia figlia, compagna e cane che, non sempre mi aspettano per mangiare, ma almeno fanno sembrare felice il mio rientro, almeno figlia e cane...

Che fatica vivere in coppia

Mi chiedo sempre più frequentemente come possano esistere matrimoni che durano oltre 50 anni.
Credo ci debba essere una totale sintonia tra le parti, il giusto livello di buon senso e di valori umani ... Si , forse è questo l'ingrediente segreto perché i matrimoni arrivino fino a oltre 50 anni.

Io sono già in difficoltà dopo 5 anni tra frequentazione e convivenza eppure la sposerei lo stesso... Credo che il mio pensiero mi condizioni parecchio ovvero per quanto possa essere crudele, cattiva, arrogante, ecc. ecc. ha, ogni tanto, 5 minuti da persona eccezionale e io mi nutro di quel brevissimo momento.

Ribadisco che non sono una persona facile ma per tanti versi è facile accontentarmi, la capacità di accettare l'altro è anche lei alla base della convivenza, ma senza esserne succubi.

Quello che sto scoprendo è che se non ti aiuti pochi, oppure nessuno, possono aiutarti. Nessuno meglio di te stesso può conoscerti... Chi consiglia deve portare la propria esperienza e non la bella teoria... Solo chi ha sofferto ed è guarito, o sta guarendo, può indicarti una via sicura anche se impervia.

Aggiornamento. Siamo nel 2012, le cose sono sembrate sul punto di precipitare definitivamente e invece siamo ancora qui. Ora siamo più collaborativi e riusciamo a dividerci i compiti meglio. Se si riesce a superare la "tempesta perfetta" allora la burrasca puoi vederla come mare calmo.

Siamo "ancora in pericolo" ma certamente meno che nel 2010. La vita è difficile ma se sopravvivi diventi indistruttibile, o quasi.

Quante cose sto scoprendo

Sto scoprendo quanto possa essere bello parlare con una bimba di 3 anni e mezzo, 1 metro e 5 di energia, curiosità, furbizia, amore, intelligenza e tanta voglia di fare.

E' bello e divertende parlarle, spiegarle le cose e trovare delle risposte sensate a domande evidentemente assurde con la certezza che ne capirà (forse) il 5% ma che ti da soddisfazione dicenddo si.

Ha scoperto le parole UFFA e CAVOLO e le ripete in continuazione e quando è con la mamma sono stupende perché entrambe vogliono gestire l'altra e le parti si invertono in continuazione e ridono quando guardano "Leone cane fifone", quando fanno i loro giochi... Poi qualcosa si rompe e ricominciano le tensioni.

Ammetto di metterci del mio alle volte come lei ci mette il suo e quella furbetta che appoggia il mento sul tavolo ne approfitta... Cornuta.. ahahaahahahahah...

Devo trovare il modo di risolvere i problemi ma siamo sempre li... i soldi... adesso cominciano a girare grazie al lavoro "normale" che faccio... Ne dovrò comunque aggiungere un secondo perché i debiti sono tanti e le esigenze della casa, anche se ridotte al minimo, ci sono.

Bollette, spesa, piccole soddisfazioni per la bimba prima e noi poi.

Sapevo che il lavoro del genitore è difficcile ma non credevo così tanto... Le maniche sono rimboccate e si continua... Nel frattempo parliamo e ci raccontiamo storie impossibili parlando con amici immaginari e cartoni animati buffi.

Credo di poter dire che sono innamorato di tutte le donne della mia famiglia (cane compreso che è una piccola Pincher) ma devo ammettere che è molto più facile trattare con cane e figlia che con la mamma.

In ogni caso amo tutto il mondo, di questo me ne sto rendendo conto ora e devo ringraziare il lavoro attuale.

A presto

Oggi mi sono scoperto

In realtà è da qualche tempo che mi sono scoperto. Il tutto è stato come attraversare una coltre di nebbia, in realtà sottile, e accorgermi di me stesso.

Ho 42 anni, vado per i 43, ho una compagna, una figlia di 3 anni e mezzo, Kelly (una cagnolina di razza Pincher), genitori, un fratello, una cognata e 3 nipoti stupendi, suoceri, ancora una cognata e nipoti vari, una agenda piena di nomi, numeri e contatti mail, lavoro in una realtà stimolante, attiva, che mi permette di pensare, immaginare, proporre, combattere per le mie idee. Ho lavorato in mezzo mondo e ho raccolto altri nomi, contatti e visto posti stupendi (ma sempre per lavoro quindi attenzione al minimo) e realtà drammatiche.
Ho scoperto la miseria che mi circonda all'improvviso, ho visto gente fare la fila per mangiare e ricevere in dono del cibo da portare alla propria famiglia e vivono accanto a me.
Ho spostato il mio orizzonte molto più vicino, ho ampliato il mio sguardo e la mia mente per avere una visione d'insieme di tutto quello che sono stato, sono e sarò... Mi sono scoperto terribilmente solo.

Forse so dove ho sbagliato, riparare i danni è difficile. Sto mettendo della stoppa dentro le falle dello scafo ma avrei bisogno di legno e ferro. Resisto, mi piego ma non mi spezzo. Il giunco resiste alla furia della tempesta mentre la quercia si spezza. Io non posso, non voglio e non devo.

Liberarsi degli stereotipi della vita moderna è difficile come cercare di pensare con la propria testa e decidere quello che si vuole veramente e non quello che ti viene suggerito ma che non ti serve.

Io sono io, non posso essere niente di diverso e nessuno d'altro, così come gli altri non potranno mai essere me.

La realtà quotidiana è uno schiacciasassi che cerca di uniformarmi a standard che non sono sempre belli e soprattutto non sono miei. E' uno sforzo ciclopico ma resisto.

Anche se non vi conosco vi amo tutti perché amore e amicizia disinteressati sono quello che mi manca maggiormente e che ho trovato solo in pochissime persone che sono troppo lontane perché possa giovarne quotidianamente.

A presto